lunedì 20 dicembre 2010

auguri dal Bangladesh

ABBIAMO RICEVUTO GLI AUGURI DAL BANGLADESH

From: Bangladesh
Sent: Monday, December 20, 2010 8:27 AM
To: Tutti gli amici
Subject: Buon Natale dal Bengala dorato...




“O mio Bengala dorato, io ti amo.
I tuoi cieli, la tua aria,
fanno vibrare il mio cuore
come un flauto.

In Primavera, il profumo
dei tuoi mango mi fa trasalire.

In Autunno, nei tuoi campi pieni
di messi, vedo dolci sorrisi.

Hai sparso luci ed ombre,
affetti e nostalgie:
un tappeto sotto le piante
e sulle rive dei fiumi..."




Cosi’ inizia l’Inno Nazionale Bengalese, tratto da una bellissima poesia di Tagore
e cantato ogni mattina durante l’alzabandiera davanti a tutte le scuole,
nelle citta’ come nei piu’ piccoli villaggi.

In questa stagione, l’Autunno, il Bangladesh sembra proprio dorato,
con i campi biondeggianti di riso maturo:
e’ uno spettacolo da vedere e gustare con gli occhi e col cuore.

I nostri bambini in questi giorni
stanno terminando gli esami
di fine anno scolastico;
poi,da meta’ Dicembre a meta’ Gennaio,
ci saranno le vacanze annuali.
A meta’ Gennaio
iniziera’ il nuovo anno scolastico.

L’anno prossimo nella nostra scuola
iniziera’ anche la classe VIII (terza media)
e cosi’ sara’ completo il ciclo elementari-medie.
E’ stata una grande innovazione per la nostra scuola,
che prima terminava con la classe V elementare.

Auguri di ogni bene a tutti dal Bengala dorato.
Buon Natale e Buon Anno
da tutti i nostri bambini.


________________________________________

Aggiungo la poesia che el Pepino de Roma,
nostro carissimo amico, ci ha mandato...


SPINE NATALIZZIE

Quante luci arillegreno er Natale!
Così tante nun s’ereno mai viste!
Allora, dì: perché me sento triste,
come si m’accorasse un funerale?
Perché ner còre mio, che s’aribbella,
nun me s’accènne manco ‘na fiammella?

Le cose brutte lette sur giornale
e che se sò appollate tutte in testa
me lèveno la voja de fà festa,
me smorzeno le luci der Natale:
rapine, stupri, sgrassi, ammazzamenti
fanno sloggià li mejo sentimenti.





L’odore de l’incenzo è soffogato
dar fumo che viè su da la monnezza,
e nun c’è un bacio, nun c’è ‘na carezza
p’er Bambinello Dio ch’è appena nato.
‘Ndo’ sta er messaggio vero der Natale?
Pare solo una festa… commerciale!

Però sò nonno Peppe e ciò er dovere
de fà contenti li nipoti mia:
allora, co quer po’ de fantasia
che m’è rimasta e un grammo de mestiere,
faccio un presepio accosto ar camminetto
co la Famija Sacra, l’angioletto,

er bùttero che scegne dar paese,
er fabbro, l’arotino, er vagabbonno…
ce metto puro tre nipoti, un nonno
e tante, tante, tante luci accese,
poi provo a canticchià ‘na pastorale
così m’ariconcijo cor Natale.

sabato 18 dicembre 2010

haiti 3



Con l'iniziativa "lascia una traccia della tua vacanza" abbiamo raccolto fondi per costruire 5 casette e anche la sesta è quasi pronta.

30 Novembre 2010, Aggiornamenti dalla missione
In quasi 16 anni passati in Haiti, mi e capitato spesso di pensare “qua abbiamo toccato il fondo, peggio di cosi non potrebbe andare” ed ogni volta mi sono dovuto ricredere. Il 2010 rimarra sicuramente negli annali di questo paese come l’anno dei flagelli d’Egitto. Bon, non so se sara il caso ma io lo intitolerei cosi. Ora si sta combattendo contro un nemico silenzioso e fugace. Non rapido nell’esecuzione del suo piano, ma implacabile nel risultato. Un nemico che tutto sommato non e nemmeno difficile da sconfiggere, ma ha trovato il suo terreno ideale per come la gente vive qui.
Sto parlando del COLERA. I primi casi sono stati recensiti il 10 Ottobre in una zona rurale e centrale del paese dove scorre un fiume, l’Artibonite, che da il nome medesimo anche alla regione.
Il fiume e acqua e vita. In queste zone rurali la gente vi beve al fiume, fa da mangiare, si bagna, lava i panni, irriga la terra.......il fiume e senza dubbio una benedizione, ma puo diventare anche un mezzo letale di trasmissione di qualche malattia ed infatti la storia va (non so se e la verita, sono cose che si leggono sui giornali e siti web) che questo colera, sconosciuto prima in Haiti, e stato trasmesso proprio attraverso l’acqua di questo fiume da una base di soldati Nepalesi delle Nazioni Unite che scaricavano il liquame vicino alla sorgente del fiume stesso. Sembra sia confermato che i Nepalesi siano portatori sani del germe del colera mentre qui il colera era totalmente sconosciuto prima. Questo mi fa pensare a come sono stati sterminati gli abitanti ‘originali’ dell’isola, gli Indiani Quisqueya quando gli Spagnoli scoprirono questa terra. A decimarli non fu la schiavitu e le violenza dei conquistadores ma bensi il raffreddore.
Insomma, senza farla troppo lunga, dal 10 Ottobre a oggi, il colera ha fatto quasi 2000 morti e migliaia di contagiati sopratutto appunto nella zona centro Nord del paese, che e una zona perlopiu rurale. Ora sembra che in quella zona l’epidemia sia sotto controllo in quanto diverse ONG si sono organizzate con ospedali da campo e con una campagna di informazione rivolta alla popolazione.
Si sperava che il colera non entrasse nella capitale ma era impossibile che non avvenisse. E qui nella capitale la gente ‘bisbigliava’ qualcosa a proposito del colera senza parlarne troppo forte. L’immagine e quella di un bambino che fischietta mentre attraversa un parco al buio di sera......fischietta per scacciare la paura. A tuttora non si parla troppo del colera nei telegiornali locali. E non e di dominio pubblico che ci sono centinaia di casi accertati. Io sono al corrente perche conosco persone che lavorano nel campo della sanita e mi riferiscono. La loro paura e che scoppiera un pandemonio presto qui nella capitale. Che poco importa quale misure, diverse ONG possano prendere, il colera ormai e bell e bien presente anche nelle tendopoli e baraccopoli e viste le condizioni igienico-sanitarie nelle quali vivono le genti, un vero pandemonio e imminente.
Percio, per quanto ho capito, il peggio deve ancora venire..........ovviamente io spero che questi dottori e preti e suore con i quali ho parlato si sbaglino, che stiano un po esagerando ma solo il tempo dara una risposta a questo mia domanda.
Nel frattempo, si vedono sorgere delle enormi strutture che sembrano delle tettoie gigantesche fatte di legname e lamiera, di solito recintate e con tanto di filo spinato. Mi e stato riferito che si tratta di ospedali da campo dove si accoglieranno i quasi certi futuri malati di colera della capitale. Un po come i lazzareti di un tempo. Ne ho visti 3 nella nostra zona ma sicuramente ce ne saranno molti di piu sparsi un po ovunque sopratutto in prossimita di tendopoli o baraccopoli o zone molto povere, dove il contagio e sicuramente piu facile.
Cio che io avverto come problema e il fatto che non sembra esistere una specie di agenzia centrale che monitora l’avanzata della malattia e coordina le misure da prendere. Il ministero della sanita non ha mezzi logistici ne personale sul terreno ne risorse per coordinare il tutto. Diciamo che diverse ONG che operano nel campo della sanita sono in movimento e sembra che la parte del leone la faccia Medicines sens Frontieres.
Padre Rick mi ha detto che bisogna fare i conti anche con le paure e l’ignoranza popolare. Nel suo ospedale ci sono gia piu di cento casi accertati e sono curati in un campo tenda allestito in una zona periferica del terreno dove c’e il suo ospedale pediatrico. Lui dice che la gente ha paura di portare i malati con i taxi o la moto e che si sta creando poco a poco una fobia contro chi ha il colera. In diversi casi vengono addirittura allontanati, proprio come si faceva con i contagiati di peste nel medio evo o con i lebbrosi in certi paesi. Eppure un dottore mi ha assicurato che se il colera e preso subito appena si manifesta, nel 95% dei casi si guarisce senza problema
Port-au-Prince e un luogo ideale perche il colera possa prolificare. La citta era gia anche prima del terremoto una discarica a cielo aperto...........e non e che voglio offendere, era proprio cosi. Spazzatura ovunque. Dopo il terremoto la situazione e diventata ancora piu tragica e in queste tendopoli e bidonville, la gente vive in condizioni veramente pietose e percio tutti i “veicoli ideali” di contagio sono la.
Nella nostra missione anche noi facciamo molta attenzione a tanti dettagli e per ora non abbiamo avuto nessun caso, ne fra la gente che vive nella missione ne fra i bambini delle scuole. Sono tentato a dire il vero di fermare la mensa per un paio di mesi perche so che le condizioni igieniche non sono delle piu ideali.......ma aspetto ancora qualche giorno. Il cibo e preparato bene e la cucina, anche se non brilla, ha condizioni igieniche accettabili. Ma i bambini mangiano in classe ed e difficilissimo prendersi cura che tutti si lavino le mani prima di mangiare, che tutti mangino con cucchiaio e non con le mani come sono abituati a casa, e che tutti abbiano piatti e cucchiai puliti al 100%. Dovremo avere dei fondi a disposizione per costruire una mensa e poi sara piu facile organizzare in modo che delle misure igieniche accettabili siano rispettate.
All’alzabandiera del mattino, quando tutti i bambini sono riuniti, il direttore da delle istruzioni d’igiene di base ai bambini, e poi nella classe gli insegnanti continuano ogni tanto a dare informazioni e misure igieniche da prendere sia nella scuola che a casa. Non c’e molto piu che possiamo fare per ora. Da qui in avanti puo succedere di tutto e niente. Puo darsi che non succeda proprio nulla (ed e la mia speranza) come puo darsi che potremo essere costretti a chiudere la scuola per un tempo.......non so, viviamo alla giornata.
Comunque e un periodo veramente un po drammatico per il paese. In mezzo a tutto questo pandemonio del colera ecco che si dovevano fare anche le elezioni.........Certo che e un paese anche un po tragicomico. Domenica sera, dopo le elezioni, ci sono state diverse manifestazioni di protesta per i ‘maguy’ (imbrogli) perpetrati un po ovunque nei seggi della capitale. SI diceva che Lunedi mattina ci sarebbero stati disordini, e cosi e stato con cortei, copertoni bruciati, lancio di pietre su macchine della polizia o Minustha..........ma al pomeriggio tutti erano tranquilli perche c’era il match di calcio Barcellona – Real Madrid !!!!!!! Fa quasi pensare che se non c’e nulla di speciale da fare, allora si va in citta a far disordini...........
Ora siamo a Martedi mattina e sono le 7 del mattino, la scuola dovrebbe riprendere oggi salvo qualche imprevisto, vediamo. C’e un bel profumo nell’aria del gelsomino in fiore nel cortile sotto, il sole brilla bello e chiaro nel cielo blu e pulito........fa bene ogni tanto alzare gli occhi al cielo e vedere quanto siamo piccoli e fragili su questa terra. Anche oggi avra il suo clamore, le sue voci, i suoi profumi, le sue gioie e le sue pene.........e anche oggi passera quando il sole pacatamente se ne andra a dormire e la luna verra a cullare il nostro sonno. Il tempo di un respiro e sara gia domani. Ciao, Maurizio

haiti 2


“LAKAY MWEN”:      ELEZIONI   IN   HAITI

Domenica 28 Novembre 2010, giorno di elezioni Presidenziali, ore 2 pm.  13 dei 18 candidati alla Presidenza per cui si votava oggi si riuniscono in una conferenza stampa e chiedono  semplicemente che le elezioni siano annullate,cancellate , non validate, da rifare..........Dicono che ci sono state delle massive e grottesche irregolarita tutte, o quasi, fine a favorire uno dei candidati che e considerato il ‘delfino’ del Presidente attuale, un certo Jude Celestin, giovane ex ministro dei lavori pubblici.  Malgrado tutto si continua a votare fino alle 4-5 del pomeriggio, ora in cui i seggi chiudono e si comincia a raccogliere e riunire le urne o i risultati delle urne.

A differenza delle scorse elezioni, dove solo la televisione di Stato e un paio di televisioni private con mezzi limitati riuscirono a diffondere immagini ‘sul campo’ di come si svolgevano le elezioni in vari quartieri e citta del paese, questa volta la presenza di televisioni private era nettamente piu massiccia ed effettivamente, tante di queste ‘irregolarita’ si potevano vedere in diretta ed io ho passato la giornata a cambiare canale e vedere cosa stesse succedendo effettivamente un po ovunque sopratutto nella capitale ma anche in alcune citta di provincia.

Queste elezioni a cavallo fra terremoto, tendopoli, colera e miseria non si dovevano fare. Non era il momento giusto ma non si poteva piu aspettare. Dovevano essere fatte a Febbraio ma poi furono rimandate a Novembre a causa del caos causato dal sisma. Il problema e che fra Gennaio e oggi nulla o quasi e stato fatto dallo Stato in termini di ricostruzione e meno ancora in altri settori sociali come l’educazione o la sanita. Tanti miliardi di dollari sono stati promessi dalla comunita internazionale per la ricostruzione ma solo delle briciole sono entrate nelle casse dello stato. In effetti, come dare fiducia a un governo in procinto di essere cambiato? Non si e mai detto nulla pubblicamente su questo ma e mia convinzione che anche la comunita internazionale ha sempre trovato un qualcosa per ritardare di volta in volta questo prestito di miliardi di dollari, proprio perche non avrebbe fatto senso mettere in mano cosi tanti soldi a una banda di ministri, senatori, deputati e presidente in procinto di uscire dalla scena. E il problema ora e che poco importa come andranno queste elezioni, che purtroppo si preannunciano come un disastro, la situazione non cambiera di una briciola fino a dopo Febbraio, mese in cui i nuovi eletti prenderanno il loro posto...........sempre tenendo conto che nulla di drammatico succeda nel mezzo del cammino............

Torniamo a oggi, giorno di elezioni. Ufficialmente i seggi avrebbero dovuto aprire alle 6 am e chiudere alle 4 pm. Ben pochi sono stati aperti alle sei, i piu fra le 8 e le 10, molti addirittura alle 11. DI quali irregolarita fanno riferimento questi candidati che hanno chiesto di annullare la giornata di elezioni?? In alcuni seggi le urne sono state portate gia piene, in altri mancava il presidente del seggio e quindi niente voto per la gente assegnata a votare in quei seggi, in altri i seggi furono aperti piu o meno in orario ma le urne furono portate molto tardi, anche verso mezzogiorno e la gente era in attesa da ore. Alcuni seggi in quartieri popolari come Cite Soleil, la gente ha atteso invano l’apertura dei seggi, le scuse furono che ci sono state delle confusioni per l’assegnazione dei presidenti di seggio e coloro che monitorano le elezioni e che alla fine nessuno e venuto. Immaginate la rabbia di migliaia di persone che non hanno potuto votare. La cosa per me piu grottesca e inimmaginabile e questa. Per votare, gli elettori hanno una carta elettorale che fu fatta in occasione delle scorse elezioni. Evidentemente migliaia di persone l’hanno persa dopo il sisma ma in questi ultimi mesi ne hanno fatto un’altra. Secondo la logica con cui hanno organizzato le elezioni, a tizio che abita una tal zona corrisponde un tal seggio e percio e solo in quel seggio che puo votare e in nessun altro. Infatti, ogni seggio elettorale aveva anche una lista scritta di persone ‘abilitate’ a votare in quel seggio. Quindi, migliaia di persone hanno dovuto camminare di seggio in seggio per trovare il loro nome nella lista del seggio e quindi votare ......?????? No dico, immaginate voi di andare al mattino a votare, fra la folla che spinge, il sole cocente e il baccano tremendo e questo seggio che non apre mai.........fare tutta una fila in quelle condizioni e poi sentirsi dire “scusate ma il suo nome non e nella lista’.........al che bisogna chiedere dove andare e i piu fortunati trovano alla fine il seggio non troppo lontano ma in molti devono farsi kilometri a piedi per andare in qualche altro seggio !!!!!! Ovviamente i piu se ne sono tornati a casa.  Ecco, sembra proprio che c’e stata una macchinazione per scoraggiare la gente e impedire loro di votare in qualche modo.

Infatti, al termine delle elezioni (verso le 16.30) poco importa chi aveva votato o meno, i seggi furono chiusi e subito diverse manifestazione di protesta sono scoppiate in diversi punti focali della citta. Manifestazioni a sostegno della decisione dei 13 candidati di chiedere l’annullamento delle votazioni di oggi, manifestazioni che nell’insieme sono state pacifiche, al piu hanno bruciato dei copertoni ma nulla di piu. Il tutto anche in altre citta del Paese. Ora vedremo cosa succedera, e questa volta ci sono le immagini televisive un po ovunque. Evidentemente dove c’erano i monitori internazionali tutto e filato liscio.......buffa e stata l’intervista a un monitore francese con tanto di barbetta e baffettini alla Provenzale e vestito bene che stava elogiando la buona riuscita e la perfetta organizzazione delle elezioni....mentre bastava cambiare canale per vedere i tafferugli e gli spintoni in un’altro seggio per votare, o le urne svuotate per terra e calpestate in un altro. A complicare il tutto, i candidati (quasi tutti anche capi dei loro rispettivi partiti) avevano la possibilita di mandare i loro propri monitori, chiamati mandatari qui, anche in ogni seggIo, a controllare il buon svolgimento delle elezioni. Beh....al contrario in molti casi sono stati loro a causare tafferugli e brogli. Anche la TV Nazionale (sempre filo-governamento poco importa quale) ha elogiato alla sera la ‘buona’ riuscita delle elezioni che si erano svolte nella calma e senza troppi problemi facendo una specie di ‘zoom’ su ogni dipartimento del paese, ma giusto un contatto telefonico, dove sembrava che tutti “vivevano felici e contenti’.....mentre bastava girare canale e rendersi conto di quanto stava succedendo.

 Alla sera alle sei c’e stata una dichiarazione del CEP, comitato elettorale provvisorio, coloro che furono designati dal governo uscente a organizzare le elezioni. Dicono che nel complesso le elezioni sono andate bene e che i casi di frode provati saranno esaminati. Dicono che per loro e fuori discussione parlare di annullamento e che si procedera probabilmente al secondo ballottaggio che dovrebbe aver luogo in Gennaio...........e da qui a Gennaio la strada e lunga. Quale sara la reazione delle masse?     Port-au-Prince e abitata da quasi un terzo della popolazione di Haiti e la citta e una tendopoli a cielo aperto.  Decine di organizzazioni umanitarie sono entrate nel paese dopo il terremoto e ognuna va per la propria strada e fa quello che ritiene piu opportuno per aiutare la gente. Non c’e una coordinazione. Migliaia sono anche le forze internazionali dell’ONU, la Minustha, che e nell’occhio del ciclone perche accusata dalla popolazione di aver portato il colera (malattia totalmente sconosciuta prima) nel paese ed infatti nelle ultime 2 settimane sono scoppiati diversi tafferugli e manifestazioni contro i soldati dell’ONU proprio per questa ragione. Insomma, fra terremoto, cicloni, colera, tendopoli, miseria, classe politica di transizione, invasione di ‘filantropi e ciarlatani’  di ogni tipo e militari da tutti i paesi con potenziale optional di malattie infettive e altro, anche la realta ha del surreale, di qualcosa che mentre si vive ci si chiede “ma e vero??”

Aspettiamo il nuovo giorno e vediamo come va........ciao. Maurizio

haiti 1


Ci eravamo impegnati col sig. Maurizio Barcaro di Haiti (vedi post del 15 giugno 2010) per fornirgli i finanziamenti necessari alla costruzione di alcune case col nostro progetto "lascia una traccia della tua vacanza"

Vi faccio conoscere alcune sue lettere:

> 04 Ottobre  2010

> E rieccomi finalmente dopo mesi di silenzio per condividere con voi il

> giorno tanto atteso della riapertura delle scuole. Gli anziani siamo

> riusciti a sistemarli nelle nuove cassette gia da meta Giugno pero,

> non so perche, ma per me l’apertura della scuola significa il ‘voltare

> pagina’.   Significa lasciarsi il terremoto dietro e ricominciare con

> ancora piu forza, impatto e determinazione.Il cortile della scuola e

> molto bello ora. A parte la ristrutturazione della scuola stessa, vi

> abbiamo costruito una nuova sala informatica, una bella biblioteca,

> una nuova ala per circa 300 bambini in piu e due locali come

> ambulatori di prevenzione medica e oculistica,il tutto disposto lungo

> il perimetro del muro di cinta, lasciando cosi un bel cortile centrale

> spazioso e pulito. Ero anch’io alla scuola quella mattina e osservavo

> mentre i bambini si mettevano in riga con i genitori che li guardavano

> con orgoglio, gli insegnanti belli agghingati, il Direttore con tanto

> di giacca e cravatta, i muratori che hanno lavorato duro a riparare e

> costruire erano la anche loro.......giusto per godersi l'apertura.

> Addirittura la gente che passava si fermava davanti il portone per

> guardare con sguardi ammirati e sorrisi ammiccanti.

> Non c’erano nemmeno meta dei bambini iscritti ma e normale, l'apertura

> dell'anno e sempre cosi qui in Haiti, ci vogliono un paio di settimane

> prima di arrivare a una certa percentuale di bambini.

> Pero tutto era pronto e questo e l'importante. Tanto lavoro, tanti

> mesi, tanto sudore, tanti sorrisi e arrabbiature, tanti piccoli

> problemi ma ecco che finalmente possiamo ricominciare.  Io ho la

> fortuna e la grazia di vedere la gioia negli occhi dei bambini e

> genitori e sono questi occhi felici e a volte arrossati di una mamma

> consumata dalla miseria che guarda il figlio con la sua bella

> uniforme, o di un padre con ciabatte ai piedi, volto scavato dal sole

> e fatica e schiena ricurva dalle pene della vita............anche lui

> che guarda la figlia con un sospiro……sono questi occhi che riassumono

> con uno sguardo tante parole per dire ‘grazie’.  Un piccolo sguardo

> che spazza via mesi di fatiche e preoccupazioni.

> Penso che abbiamo una bella scuola per questa povera gente.......non e

> che perche sono poveri, bisogna dar loro 'gli avanzi' e credo che loro

> sono coscienti che abbiamo fatto un grande sforzo per offrire loro

> questa scuola che con tutto quello che abbiamo costruito in piu o

> riparato e veramente un petit bijou......una vera piccola oasi dove I

> bambini sono protetti, accompagnati, nutriti in tutti I sensi e

> valorizzati con rispetto e amore.

> MI piacerebbe molto trasmettere a tutti voi la sensazione che da

> vedere I sorrisi e gli sguardi di questi genitori. Io invece non ho

> che questa fredda pagina sulla quale scrivere e dirvi grazie per aver

> permesso questo piccolo miracolo. Grazie anche a nome di tanti ‘senza

> voce’ che probabilmente la piu parte di voi non conoscera mai ma che

> in qualche modo sta attraversando il cammino della vostra vita. Madre

> Teresa di Cacutta diceva     “ Non sapremo mai quanto bene può fare un

> semplice sorriso” e voi ne avete regalati tantissimi……….

> Grazie di tutto, a presto, Maurizio