mercoledì 22 novembre 2017

Business coi bagni

Congo: l'ultima frontiera del business sono i bagni pubblici in mano ai privati Realizzate nelle zone dove non ne esistono di pubbliche o dove quelle ci sono sono inefficienti. Secondo calcoli fatti in base ad una media di 100-200 'clienti' al giorno possono fruttare. E molto 'Pecunia non olet', dicevano i nostri progenitori latini che avevano un proverbio per tutte le occasioni. E quando dicevano che il denaro non puzza erano perfettamente nel vero, come dimostra la storia di tutti i giorni. Ma talvolta la ''pecunia' purtroppo ''olet'', nel senso stretto del termine, ma se aiuta a vivere meglio, a te ad alla tua famiglia, basta solo sacrificarsi e magari pensare che, anziché essere sul posto di lavoro, si è in una serra profumatissima. Ma non è sempre così come pure sanno gli imprenditori di Kinshasa (nella Repubblica democratica del Congo) che si stanno facendo ricchi impiantando delle toilettes a pagamento laddove c'è penuria di quelle pubbliche, come accade, ad esempio, nel trafficatissimo mercato. Si tratta di casotti in cemento dove, da un lato ci sono i bagni per gli uomini e, dall'altro, quello per le donne. In certe cose della vita la democrazia è massima, così come scontato è l'abbattimento delle barriere sociali. Così, basta che ci sia il denaro, le toilettes private possono essere usate sia da chi sta economicamente bene (i comemrcianti del mercato) che da chi gira per le bancarelle solo per risparmiare. A dare credito a chi ha avuto accesso ai bagni privati ed a quelli pubblici (cioè gestiti da Comune), questi ultimi perdono nettamente il confronto per pulizia e per funzionamento. Con punte estreme, come i bagni pubblici che si trovano vicini allo Stadio dei Martiri che ''offrono uno spettacolo angosciante''. Ma, alla fin fine, questo lavoro di m... rende? Sì ed anche tanto per gli standard di vita congolesi. Secondo calcoli fatti in base ad una media di 100-200 'clienti' al giorno, un bagno gestito da privati può rendere, a secondo del luogo e della tipologia, almeno cento dollari al giorno. Una cifra che, oggettivamente, appare un po' troppo ottimistica (ogni 'accesso' costa più o meno una quindicna di centesimi di euro), da cui bisogna sottrarre le spese, comprese quelle per il personale. Ma è un gruzzolo che evidente sottolinea che, in fondo, perchè la vita sia meravigliosa, basta turarsi il naso.

tratto da 

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